Bottega Artigianale
Orafi Cesare e Marco Mancini

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"La Presentosa "...una grande stella di filigrana con in mezzo due cuori..." cosi la descriveva il poeta abruzzese D'Annunzio ne "Il trionfo della morte". Simbolo di fedeltà e amore eterno. Testimonianza del legame sentimentale di colei che la sfoggia. Risalente al 700, il nome stesso ne evoca il valore simbolico: un presente, un dono da sfoggiare con presunzione. Questa veniva regalata dai genitori dello sposo il giorno della promessa di matrimonio alla futura sposa; o dallo sposo come pegno d'amore prima di tornare con il gregge per l'inverno nelle puglie, fissando così la data delle nozze in occasione del suo ritorno.

 

La Storia
 
Non si hanno notizie attendibili del primo modello di “Presentosa”. Convinzione più diffusa è che trattasi di un ciondolo in oro a basso titolo (8 12 Kt)  di color rosso rame prevalentemente lavorata in filigrana, costituito da una forma  a stella composta di tanti triangoli in lastra lucida disposti a cerchio, con le punte verso l’esterno. Gli spazi tra i triangoli posti al centro sono riempiti da stilemi in filigrana. Alla parte centrale del ciondolo sono affidati significati diversi, con le opportune varianti simboliche o apotropaiche.
La “Presentosa” è diffusa in tutta l’area centro meridionale, perché con il fenomeno della “Transumanza” ovvero la migrazione stagionale che i pastori abruzzesi effettuavano nei territori del Gargano durata moltissimi anni, si sono avuti rapporti interregionali multipli.
Il monile, privo di simbologia specifiche, era regalato per consuetudine alle donne in più occasioni. In Abruzzo e Molise la “Presentosa” era parte integrante del costume e in quest’area geografica viene affidata la simbologia sentimentale. Nel contesto cosio-culturale, in un’analisi più approfondita, si è portati a credere che la “Presentosa” costituiva un vero e proprio mezzo di comunicazione visiva. Il linguaggio simbolico consente la comunicazione solo all’interno del popolo che condivide quella particolare cultura. Per tanto:
con un solo cuore al centro della stella si rendeva noto alla società lo stato nubile dell’indossatrice. Questo tipo di “Presentosa” era donata dalla madre o da entrambi i genitori alla giovane in età maritale.
Il monile recante due cuori, legati da una chiave o da un nastro, una lastra lucida, era donato dai suoceri, come “pegno d’amore” come patto di promessa sposa. La donazione veniva allorquando si facevano le presentazioni dei rispettivi genitori. Da quel momento in poi verso il contesto sociale, la “Presentosa” assumeva tutta una serie di significati, uno di questi era ”sono sentimentalmente” impegnata.
Il ciondolo con al centro una nave era donato dal padre della sposa o anche dallo sposo il giorno delle nozze e stava a simboleggiare l’inizio di una navigazione in due verso una nuova vita, quella matrimoniale, che portava anche alla scoperta di se stessi e del mondo.
La “Presentosa” in generale, veniva ostentata nelle grandi occasioni, rappresentate all’ora dalle feste paesane, dalle cerimonie religiose, dai pellegrinaggi, feste che fino al 1950 hanno rappresentato le uniche occasioni di incontro e socializzazione e adornarsi con la “Presentosa” e altri gioielli, in quel contesto, significava favorirne l’adocchiamento. 
 
Preziosi gioielli divenuti il simbolo della comunità e dell'artigianato scannese.

Tutti i lavori possono essere realizzati su ordinazione in Oro 750/1000

La Presentosa

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La Presentosa in Argento due Cuori

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La Presentosa in Argento un Cuore

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La Presentosa in Oro un Cuore

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